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01/08/2022Adagrasib, un inibitore irreversibile di KRASG12C, ha dimostrato efficacia clinica e un buon profilo di sicurezza in pazienti con tumore al polmone non a piccole cellule avanzato, già trattati e con mutazione KRASG12C
Nel 42.9% dei pazienti con tumore al polmone non a piccole cellule (NSCLC) trattati con adagrasib, un inibitore di KRASG12C, si è avuta una risposta oggettiva confermata: lo rivelano i risultati di uno studio presentato durante il congresso dell’ American Society of Clinical Oncology, pubblicati in contemporanea sul The New England Journal of Medicine, che dimostrano un’efficacia clinica del farmaco senza nuove segnalazioni relative alla sicurezza.
Lo studio KRISTAL-1 ha coinvolto 116 pazienti con NSCLC con mutazione KRASG12C precedentemente trattati con una chemioterapia a base di platino e con immunoterapia con anti-PD o anti-PD-L1; i pazienti sono stati trattati con adagrasib, un inibitore di KRASG12C che lega selettivamente e in maniera irreversibile KRASG12C bloccandolo nel suo stato inattivo e che ha dimostrato di avere un profilo accettabile degli eventi avversi nella fase 1-1b dello studio di fase 1-2 KRISTAL-1. Adagrasib (al dosaggio di 600 milligrammi per via orale due volte al giorno) ha dimostrato una risposta oggettiva confermata nel 42.9% dei 112 pazienti con malattia misurabile al momento dell’ingresso nello studio. La durata mediana della risposta è stata di 8.5 mesi e la mediana di sopravvivenza libera da progressione di malattia di 6.5 mesi. Al follow-up mediano di 15.6 mesi, la mediana di sopravvivenza complessiva era di 12.6 mesi e fra i 33 pazienti con metastasi al sistema nervoso centrale già trattate il tasso di risposta oggettiva confermata intracranica è stato del 33.3%. Ci sono stati eventi avversi di terzo grado o superiore connessi al trattamento nel 44.8% dei casi e questi hanno portato a interrompere la terapia nel 6.9% dei pazienti. Questi dati mostrano perciò che adagrasib comporta un beneficio clinico durevole in pazienti con NSCLC con mutazione KRASG12C precedentemente trattati. «Adagrasib continua a essere valutato come monoterapia e in combinazione con altri trattamenti nel NSCLC e in altri tumori solidi di stadio avanzato nell’ambito dello studio KRISTAL-1. Un trial di fase 3 che mette a confronto adagrasib con docetaxel sta arruolando pazienti con NSCLC con mutazione KRASG12C precedentemente trattati con criteri di eligibilità simili a quelli del KRYSTAL-1, mentre uno studio di fase 2 sta valutando adagrasib da solo e in combinazione con pembrolizumab come terapia di prima linea in pazienti con NSCLC avanzato con mutazione KRASG12C precedentemente trattati», concludono gli autori.
