
Sacituzumab govitecan nel tumore mammario metastatico ER+/HER2-
30/10/2023
Le caratteristiche molecolari di un sottogruppo di tumori mammari particolarmente aggressivi possono suggerire le strategie terapeutiche più efficaci
13/11/2023Uno studio caso controllo dimostra che questi tumori hanno caratteristiche ed esiti clinici intermedi rispetto ai carcinomi metastatici luminali e ai tripli negativi fin dall’esordio
Un nuovo studio caso-controllo pubblicato sull’European Journal of Cancer di cui è primo nome Stefania Morganti, vincitrice della prima edizione della borsa di studio internazionale intitolata a Gianni Bonadonna promossa da Fondazione Gianni Bonadonna e Fondazione AIRC, dimostra che i tumori mammari luminali con perdita dei recettori degli estrogeni (ER) alla recidiva metastatica hanno caratteristiche ed esiti clinici intermedi rispetto ai tumori metastatici luminali e a quelli che sono tripli negativi fin dall’inizio.
Morganti e ricercatori dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano hanno confrontato le caratteristiche clinico-patologiche e gli esiti clinici tra una coorte di 51 pazienti con carcinoma mammario primario ER+/HER2- e relative metastasi triple-negative e due coorti di controllo, la prima di carcinomi metastatici ER+/HER2- sia sul primitivo sia sulla metastasi, la seconda di tumori tripli negativi sia alla diagnosi sia alla recidiva metastatica. La perdita di ER alla recidiva metastatica si verifica fino al 20% dei casi di tumori mammari primari di tipo luminale e questi nuovi risultati hanno dimostrato che tali tumori hanno caratteristiche e outcome intermedi rispetto a tumori che mantengono l’espressione di ER alla recidiva metastatica e tumori che sono tripli negativi fin dall’esordio. Un alto numero di linfociti infiltranti il tumore è risultato associato a esiti peggiori nelle pazienti con perdita di ER. «Dopo la perdita di ER, i tumori vengono trattati come i carcinomi mammari che sono tripli negativi fin dall’inizio; tuttavia, pochi studi hanno descritto le caratteristiche clinicopatologiche e gli esiti di questi tumori. A confronto con tumori senza conversione del recettore alla recidiva metastatica, in questi carcinomi abbiamo osservato caratteristiche ed esiti clinicopatologici intermedi. I nostri risultati dovranno essere confermati su coorti più ampie e analisi di correlazione che affrontino la biologia alla base della perdita di ER sono della massima importanza, perché potrebbero consentire la messa a punto di trattamenti fin dalle fasi più precoci, evitando così alcuni casi di recidiva», conclude Carmen Criscitiello, senior author del lavoro.
