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19/09/2022Il trial PhAST, che valuta per la prima volta nell’uomo sicurezza ed effetti di un inibitore selettivo della N-glicosilazione, ha avviato il trattamento dei primi pazienti a Milano e Montpellier
È stato annunciato oggi l’avvio del trattamento dei primi tre pazienti nella fase di dose-escalation del trial PhAST, uno studio di fase I/II in pazienti con tumori solidi avanzati che sta valutando per la prima volta un farmaco della classe degli inibitori selettivi della N-glicosilazione, PhOx430. Lo studio è promosso da Phost’In Therapeutics, azienda biotecnologica francese nata nel 2014 come risultato di dieci anni di lavori accademici, e guidato da un gruppo di clinici e ricercatori di Montpellier e Parigi con il contributo scientifico di Fondazione Gianni Bonadonna, che ha collaborato all’ideazione e progettazione del protocollo di ricerca. Il trial PhAST per la prima volta valuterà sicurezza e farmacocinetica di un inibitore selettivo della N-glicosilazione in pazienti con tumori solidi avanzati, prevedendo anche un’analisi preliminare dell’efficacia e l’identificazione di biomarcatori.
La glicosilazione aberrante delle cellule tumorali è ormai riconosciuta come un nuovo checkpoint immunitario in glico-immuno-oncologia: il processo modifica le proteine di membrana e sembra contribuire anche a ‘mascherare’ le cellule tumorali dal sistema immunitario attraverso la formazione di pattern anomali di glicani superficiali che funzionano come uno scudo per il tumore. PhOx430 agisce su questa glicosilazione aberrante direttamente, attraverso l’inibizione selettiva di uno specifico enzima, per un doppio attacco antitumorale, inducendo simultaneamente una risposta immune anti-tumorale e la down-regolazione dei principali recettori implicati nel cancro. L’inibizione della N-glicosilazione ha dimostrato un’efficacia antitumorale significativa in numerosi modelli animali ed è risultata associata a un profilo di sicurezza promettente negli studi preclinici regolatori. Ora i primi tre pazienti dello studio PhAST sono stati arruolati all’I.R.C.C.S. Ospedale San Raffaele di Milano, in Italia, e all’Istituto dei Tumori di Montpellier in Francia: a Diego Tosi, coordinatore scientifico della Fondazione Gianni Bonadonna e capo della Early Clinical Trial Unit al Dipartimento di Oncologia Medica dell’Istituto dei Tumori di Montpellier , è affidata la direzione dello studio. L’attuale fase di dose-escalation arruolerà due dozzine di pazienti con diversi tipi di tumori e sarà seguita da tre coorti di espansione che includeranno pazienti con tumori specifici tra cui il glioblastoma multiforme, il tumore mammario triplo negativo e una selezione di altri tumori solidi per cui oggi non ci sono molte opzioni terapeutiche. «Con l’attivazione di entrambi i centri coinvolti nella fase di dose-escalation è stato fatto un ulteriore passo avanti in questo studio innovativo che potrebbe aprire nuove strade nella terapia dei tumori solidi», dice Luca Gianni, presidente della Fondazione Gianni Bonadonna. «Con questo obiettivo ben presente, la Fondazione Gianni Bonadonna continuerà a collaborare con l’equipe dello studio PhAST per raggiungere i migliori risultati possibili a beneficio dei pazienti con tumore».
