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20/03/2023Uno studio olandese ha osservato un’associazione positiva fra la dieta mediterranea e la risposta al blocco dei checkpoint immunitari in pazienti con melanoma avanzato
Lo studio PRIMM, uno studio di coorte multicentrico condotto in Olanda e nel Regno Unito, mostra un’associazione lineare positiva tra un modello dietetico mediterraneo ad alto contenuto di cereali integrali, pesce, noci, frutta e verdura e la risposta all’immunoterapia con inibitori dei checkpoint immunitari nei pazienti con melanoma avanzato; i risultati sono stati recentemente pubblicati su JAMA Oncology.
Il blocco dei checkpoint immunitari ha rivoluzionato il trattamento del melanoma avanzato, migliorando la sopravvivenza, ma molti pazienti non tollerano e/o non rispondono a questo trattamento e si osservano risposte durature dal 40% al 60% dei pazienti, a seconda dei regimi terapeutici; inoltre i pazienti sperimentano un gamma di eventi avversi immuno-correlati di diversa gravità. Poiché prove recenti suggeriscono che la variabilità nell’efficacia del blocco dei checkpoint immunitari possa essere parzialmente spiegata dalle differenze nel microbioma intestinale, lo studio PRIMM ha cercato di indagare l’associazione tra diversi modelli dietetici, la risposta al blocco del checkpoint immunitario e gli eventi avversi immuno-correlati utilizzando una coorte prospettica internazionale di pazienti con melanoma avanzato. I ricercatori hanno raccolto in modo prospettico dati dietetici e clinici da 91 pazienti che hanno ricevuto inibitori del checkpoint immunitario tra il 2018 e il 2021 per il melanoma avanzato nel Regno Unito e in Olanda. I risultati hanno rivelato un’associazione lineare positiva tra un modello dietetico mediterraneo arricchito di cereali integrali, pesce, noci, frutta e verdura e il tasso di risposta globale e la sopravvivenza libera da progressione di malattia a 12 mesi. «Un potenziale meccanismo alla base dell’associazione tra dieta e risposta all’immunoterapia è il microbioma intestinale», spiegano gli autori. «Gli studi preclinici hanno mostrato come diversi nutrienti, tra cui fibre, polifenoli e antiossidanti, abbiano attività immunomodulanti e antitumorali mediate dal microbioma intestinale. La dieta mediterranea è stata associata a una maggiore abbondanza di batteri che producono acidi grassi a catena singola, risultati predittivi della risposta all’immunoterapia in diversi studi. Questo studio di coorte suggerisce che il modello dietetico mediterraneo sia associato a una maggiore probabilità di sopravvivenza libera da progressione di malattia e a un maggior tasso di risposta globale nei pazienti trattati con inibitori dei checkpoint immunitari per il melanoma avanzato. Questi risultati suggeriscono un potenziale ruolo della dieta nel migliorare le risposte agli esiti dell’immunoterapia con inibitori del checkpoint immunitario», concludono gli autori.
