
Tumore alla prostata, allo studio un ruolo per i p38 inibitori
06/09/2021
Un cambio di paradigma nella terapia del tumore al seno metastatico
20/09/2021Si apre il più importante congresso europeo di oncologia in versione virtuale; fra i tanti appuntamenti per aggiornarsi, i dati di uno studio promosso e condotto da Fondazione Michelangelo
Si sta per aprire il congresso ESMO 2021, dove dal 16 al 21 settembre saranno presentate come ogni anno tutte le maggiori novità scientifiche in oncologia. Anche quest’anno il congresso sarà in versione virtuale, tuttavia sarà fruibile attraverso una piattaforma migliorata e semplice da utilizzare per garantire un’esperienza più coinvolgente, che ricorda maggiormente gli eventi in presenza.
Ricchissimo come sempre il programma, che per esempio nei simposi principali prevede la discussione dei dati emersi da importanti trial nel tumore al seno, al colon retto, alla prostata nei quali sono state testate nuove combinazioni di chemio e immunoterapia; non mancano studi sull’impatto di SARS-CoV-2 e dei vaccini nei pazienti oncologici e le novità sui tumori meno diffusi, come il feocromocitoma o i paragangliomi.
Anche Fondazione Michelangelo porterà un importante contributo al congresso, il più importante in Europa per l’oncologia: lunedì 20 settembre alle 17.30, durante la sessione orale dedicata al tumore al seno in stadio precoce, Giampaolo Bianchini del Dipartimento di Oncologia Medica dell’Ospedale San Raffaele di Milano discuterà gli ultimi dati relativi a uno studio translazionale su pazienti arruolate nel NeoTRIPaPDL1 trial, disegnato e condotto da Fondazione Michelangelo. Si tratta di un trial clinico di fase III che ha valutato in pazienti con tumore al seno triplo negativo, operabile ad alto rischio o localmente avanzato, i benefici dell’aggiunta di una immunoterapia, un anticorpo contro PD-L1, a chemioterapia con nab-paclitaxel e carboplatino; al congresso ESMO saranno presentati i risultati di uno studio finalizzato a comprendere quali sono i fattori che determinano sensibilità o resistenza a immunoterapia, fornendo utili indicazioni per un approccio terapeutico più personalizzato e per identificare nuove potenziali strategie terapeutiche.
