
Tumore al seno triplo negativo, ecco le cellule decisive per la risposta ad anti-PD-L1
29/11/2021
Tumore al seno triplo negativo, un imaging speciale per prevedere la risposta all’immunoterapia
07/12/2021Domani si apre il più importante congresso internazionale sul tumore al seno, dove saranno presentati ben 5 ricerche promosse da Fondazione Michelangelo
Inizia domani il San Antonio Breast Cancer Symposium 2021, che fino al 10 dicembre riunirà in Texas i massimi esperti internazionali sul carcinoma mammario; il fitto programma potrà essere seguito in presenza o anche in live streaming sul web e come ogni anno l’obiettivo è raccontare lo stato dell’arte della ricerca sul tumore al seno, dalla biologia sperimentale alla prevenzione, dalla diagnosi alla terapia. Molto ricco il programma, che spazia dall’esplorazione dell’espressione molecolare e ormonale dei tumori al seno all’evoluzione dei trattamenti nei tumori HER2 positivi, dalle novità sul tumore metastatico o recidivante a quelle sul tumore in stadio iniziale.
Anche Fondazione Michelangelo porterà il suo contributo al congresso: ad aprire letteralmente il congresso il 7 dicembre alle 8 del mattino sarà Giampaolo Bianchini del Dipartimento di Oncologia Medica dell’Ospedale San Raffaele di Milano e Coordinatore scientifico degli studi traslazionali nel carcinoma mammario in Fondazione Michelangelo, che presenterà dati relativi all’analisi con imaging mass cytometry a livello di singola cellula in pazienti arruolate nello studio NeoTRIP, disegnato e condotto da Fondazione Michelangelo. Si tratta di uno studio di fase III che ha valutato in pazienti con tumore al seno triplo negativo, operabile ad alto rischio o localmente avanzato, i benefici dell’aggiunta di atezolizumab, un anticorpo contro PD-L1, a chemioterapia con nab-paclitaxel e carboplatino; al congresso statunitense saranno presentati dati che indicano come l’imaging con citometria di massa possa dare informazioni dettagliate e precise sull’eterogeneità delle cellule neoplastiche, per capire per esempio se vi possa essere un vantaggio nell’impiego dell’immunoterapia in specifici sottogruppi di tumori triplo-negativi.
Al congresso i ricercatori collegati con Fondazione Michelangelo presenteranno anche altri 4 studi, i cui dati derivano in larga parte dallo studio NeoTRIP, nei quali si indagano per esempio gli effetti delle terapie sulla modulazione del microambiente immunitario, o come le dinamiche di espressione genica possano predire la risposta patologica completa o come la valutazione di PD-L1 come biomarcatore predittivo di risposta dipenda molto dal momento in cui lo si valuta durante il trattamento.
