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02/01/2023Un trial di fase 1 dimostra per la prima volta nell’uomo che HER2 è un bersaglio possibile in diversi tumori, incluso il cancro del tratto biliare e il tumore del colon-retto
Diversi tipi di farmaci mirati a HER2 con differenti meccanismi d’azione sono stati approvati per l’uso terapeutico in pazienti con tumori al seno con iperespressione di HER2, tumori gastrici o della giunzione gastro-esofagea o entrambi i tipi di cancro. Altri tumori mostrano l’espressione o l’amplificazione di HER2, suggerendo che farmaci mirati a HER2 possano avere un impatto terapeutico più ampio: ora un primo studio sull’uomo, recentemente pubblicato su The Lancet Oncology, dimostra che HER2 può essere un bersaglio in diversi tipi di tumore, tra cui il cancro del tratto biliare e il cancro del colon-retto.
Questo studio multicentrico di fase 1, di dose-escalation e di espansione, ha incluso pazienti di età pari o superiore a 18 anni, con un’aspettativa di vita di almeno 3 mesi e tumori solidi di qualsiasi tipo localmente avanzati o metastatici che esprimevano HER2 o con amplificazione di HER2, che avevano ricevuto tutte le terapie approvate disponibili. Lo scopo era valutare la sicurezza e l’attività antitumorale di zanidatamab, un anticorpo monoclonale bispecifico umanizzato diretto contro due domini non sovrapposti di HER2, in una gamma di tumori solidi con espressione o amplificazione di HER2. Sono state testate diverse dosi somministrate per via endovenosa (da 5 mg/kg a 30 mg/kg) e a differenti intervalli (ogni 1, 2 o 3 settimane), per identificare la dose massima tollerata, la dose biologica ottimale o la dose raccomandata del farmaco, nonché la sua sicurezza e tollerabilità come monoterapia nei tumori solidi. I risultati mostrano che zanidatamab è ben tollerato e ha un’attività antitumorale incoraggiante nei pazienti con tumori fortemente pretrattati, avanzati e con iperespressione di HER2, tra cui il cancro del tratto biliare e del colon-retto, progrediti dopo le terapie standard. «Questi dati indicano che HER2 può essere un bersaglio per il trattamento del cancro del tratto biliare, del cancro del colon-retto e di altri tumori con espressione o amplificazione di HER2. Inoltre, le evidenze preliminari di questo studio suggeriscono che colpire con un solo anticorpo bispecifico sia il dominio extracellulare sia il dominio di dimerizzazione di HER2 potrebbe costituire un meccanismo unico per raggiungere una buona attività antitumorale in pazienti che sono pretrattati, compresi quelli che hanno hanno ricevuto una precedente terapia mirata a HER2. La valutazione di zanidatamab in combinazione con la chemioterapia è inoltre tuttora in corso», concludono gli autori.
