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18/07/2022Uno studio clinico di fase 3 dimostra che una terapia neoadiuvante con nivolumab e chemioterapia aumenta la sopravvivenza libera da malattia e la percentuale di pazienti con risposta patologica completa
Nivolumab, un anticorpo monoclonale completamente umanizzato anti-PD-1, ristabilisce la funzionalità delle cellule T antitumorali esistenti e ha dimostrato un beneficio di sopravvivenza in pazienti con tumore al polmone non a piccole cellule (NSCLC) metastatico; ora un nuovo studio pubblicato sul The New England Journal of Medicine dimostra che una terapia neoadiuvante con nivolumab e chemioterapia aumenta la sopravvivenza libera da recidive e la percentuale di pazienti con risposta patologica completa nel NSCLC resecabile.
Circa un paziente su quattro con diagnosi di NSCLC ha una malattia operabile, tuttavia dal 30 al 55% dei pazienti sottoposti a chirurgia ha una recidiva di malattia. La chemioterapia neoadiuvante può essere utilizzata nei casi con una malattia a stadi che consigliano la cura neoadiuvante, tuttavia la differenza assoluta nella sopravvivenza libera da recidiva a 5 anni e nella sopravvivenza complessiva rispetto a chi viene sottoposto alla sola chirurgia è di appena 5-6 punti percentuali e pochi pazienti hanno una risposta patologica completa. In questo studio di fase III gli autori hanno randomizzato pazienti con NSCLC operabile di stadio IIB – IIIA a ricevere nivolumab e una chemioterapia a base di platino o la sola chemioterapia, seguita da resezione chirurgica. La mediana di sopravvivenza libera da eventi è risultata di 31.6 mesi con nivolumab e chemioterapia e di 20.8 mesi con la chemioterapia da sola; la percentuale di pazienti con una risposta patologica completa è stata rispettivamente il 24% e il 2.2%. L’aggiunta di nivolumab alla chemioterapia neoadiuvante non ha aumentato l’incidenza di eventi avversi né ha impedito di sottoporre i pazienti a chirurgia. Sulla base dei risultati di questo studio, nivolumab in combinazione con la chemioterapia è stato approvato negli Stati Uniti in terapia neoadiuvante di pazienti adulti con NSCLC operabile, con tumori ≥4 cm o linfonodi positivi.
