FGBweb_BFGBweb_BFGBweb_BFGBweb_B
  • LA FONDAZIONE
    • Chi Siamo
    • Storia
    • Mission
    • Contatti
  • INIZIATIVE
    • Fellowship
    • Ricerca
  • NEWS & UPDATES
    • News
    • Area Press
  • VIDEO
Italiano
  • English
✕
Neratinib e fulvestrant sono attivi nel tumore mammario metastatico con HER2 mutato
04/07/2022
Un nuovo farmaco immuno-coniugato per il tumore mammario metastatico
18/07/2022

L’efficacia di nivolumab in terapia neoadiuvante nel tumore al polmone resecabile

Published by Fondazione Gianni Bonadonna at 11/07/2022
Categories
  • Eventi
  • Non categorizzato
Tags

    Uno studio clinico di fase 3 dimostra che una terapia neoadiuvante con nivolumab e chemioterapia aumenta la sopravvivenza libera da malattia e la percentuale di pazienti con risposta patologica completa

    Nivolumab, un anticorpo monoclonale completamente umanizzato anti-PD-1, ristabilisce la funzionalità delle cellule T antitumorali esistenti e ha dimostrato un beneficio di sopravvivenza in pazienti con tumore al polmone non a piccole cellule (NSCLC) metastatico; ora un nuovo studio pubblicato sul The New England Journal of Medicine dimostra che una terapia neoadiuvante con nivolumab e chemioterapia aumenta la sopravvivenza libera da recidive e la percentuale di pazienti con risposta patologica completa nel NSCLC resecabile.
    Circa un paziente su quattro con diagnosi di NSCLC ha una malattia operabile, tuttavia dal 30 al 55% dei pazienti sottoposti a chirurgia ha una recidiva di malattia. La chemioterapia neoadiuvante può essere utilizzata nei casi con una malattia a stadi che consigliano la cura neoadiuvante, tuttavia la differenza assoluta nella sopravvivenza libera da recidiva a 5 anni e nella sopravvivenza complessiva rispetto a chi viene sottoposto alla sola chirurgia è di appena 5-6 punti percentuali e pochi pazienti hanno una risposta patologica completa. In questo studio di fase III gli autori hanno randomizzato pazienti con NSCLC operabile di stadio IIB – IIIA a ricevere nivolumab e una chemioterapia a base di platino o la sola chemioterapia, seguita da resezione chirurgica. La mediana di sopravvivenza libera da eventi è risultata di 31.6 mesi con nivolumab e chemioterapia e di 20.8 mesi con la chemioterapia da sola; la percentuale di pazienti con una risposta patologica completa è stata rispettivamente il 24% e il 2.2%. L’aggiunta di nivolumab alla chemioterapia neoadiuvante non ha aumentato l’incidenza di eventi avversi né ha impedito di sottoporre i pazienti a chirurgia. Sulla base dei risultati di questo studio, nivolumab in combinazione con la chemioterapia è stato approvato negli Stati Uniti in terapia neoadiuvante di pazienti adulti con NSCLC operabile, con tumori ≥4 cm o linfonodi positivi.

    Share
    0

    Related posts

    20/03/2023

    Dabrafenib e trametinib nel tumore della tiroide anaplastico avanzato


    Read more
    13/03/2023

    La dieta mediterranea può migliorare l’efficacia dell’immunoterapia nel melanoma avanzato


    Read more
    06/03/2023

    Olaparib nel tumore mammario metastatico HER-2 negativo con mutazioni di BRCA


    Read more
    LinkedIn | Twitter
    • Privacy policy
    • Cookie policy
    © 2021 - Fondazione Gianni Bonadonna
      Italiano
      • Italiano
      • English