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17/04/2023I risultati aggiornati di un trial di fase III mostrano una prolungata sopravvivenza libera da malattia e un rischio ridotto di recidive locali e a distanza nel carcinoma polmonare non a piccole cellule con mutazione di EGFR
Nei pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule in stadio IB-IIIA con mutazione dell’EGFR, il trattamento adiuvante con l’inibitore della tirosin-chinasi del recettore del fattore di crescita epidermico di terza generazione osimertinib ha dimostrato una sopravvivenza libera da malattia prolungata, un rischio ridotto di recidiva locale e a distanza oltre che un buon profilo di sicurezza, come dimostrano i dati aggiornati dello studio ADAURA pubblicati sul Journal of Clinical Oncology.
ADAURA è uno studio di fase III tuttora in corso che valuta l’efficacia e la sicurezza di osimertinib rispetto al placebo in pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule in stadio IB-IIIA completamente resecato, con o senza chemioterapia adiuvante. Questi nuovi dati arrivano dopo 2 anni di follow-up aggiuntivo, in cui tutti i pazienti (682) hanno avuto l’opportunità di ricevere 3 anni di trattamento, ovvero osimertinib 80 mg una volta al giorno o placebo. Dopo un follow-up mediano di 44,2 mesi con osimertinib e 19,6 mesi nel gruppo placebo, il tasso di sopravvivenza libera da malattia a 4 anni è stato del 70% per osimertinib e del 29% per placebo. Un minor numero di pazienti trattati con osimertinib ha avuto recidive locali, regionali e a distanza rispetto al placebo, inoltre si è osservata una migliore sopravvivenza libera da malattia a livello del sistema nervoso centrale, con un profilo di sicurezza a lungo termine di osimertinib che è rimasto coerente con l’analisi precedente. «Il vantaggio prolungato in termini di sopravvivenza libera da malattia rispetto al placebo, l’entità del beneficio in termini di sopravvivenza libera da malattia, la riduzione del rischio di recidiva locale e a distanza, il miglioramento della sopravvivenza libera da malattia del sistema nervoso centrale e il profilo di sicurezza osservati in questa analisi aggiornata supportano l’uso adiuvante di osimertinib come trattamento altamente efficace nei pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule resecato con mutazione dell’EGFR in stadio IB-IIIA», concludono gli autori.
