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Regressione del tumore mammario con un anticorpo trispecifico

Published by Fondazione Gianni Bonadonna at 06/06/2022
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  • Eventi
  • Non categorizzato
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    Scientist carefully carrying matured cell to another plate, conducting research

    Un anticorpo trispecifico diretto contro HER2, CD3 e CD28 induce la regressione del tumore mammario in un modello murino umanizzato, tramite meccanismi che coinvolgono un’inibizione del ciclo cellulare dipendente da CD4

    Un nuovo studio pubblicato su Nature dimostra che in un modello murino un anticorpo trispecifico diretto contro HER2, CD3 e CD28 può aumentare l’attivazione delle cellule immunitarie e contribuire alla regressione del tumore mammario, attraverso un’inibizione della progressione del ciclo cellulare tumorale che è dipendente da CD4.
    Fra le varie immunoterapie, l’impiego di anticorpi bispecifici già approvati come blinatumomab ha acceso l’interesse dei ricercatori verso altre terapie con anticorpi multi-specifici; dal momento che alcuni tumori, come i tumori mammari tripli negativi, esprimono livelli fisiologici di HER2 e sono resistenti a terapie con anticorpi monoclonali diretti contro HER2, gli autori dello studio hanno provato a sviluppare terapie migliori contro questi tumori generando un anticorpo trispecifico con domini diretti contro HER2, CD3 e CD28 che, rispettivamente, mirano, attivano e prolungano la sopravvivenza dei linfociti T che possono distruggere le cellule tumorali. Testato in un modello murino umanizzato di tumore mammario, l’anticorpo trispecifico ha stimolato la regressione del tumore attraverso un meccanismo che coinvolge un’inibizione della progressione del ciclo cellulare tumorale dipendente da CD4. Sebbene le cellule T CD8+ siano responsabili della lisi diretta delle cellule tumorali in vitro, le cellule T CD4+ hanno infatti mostrato di esercitare effetti antiproliferativi bloccando la progressione del ciclo cellulare; l’analisi con RNA microarray ha rivelato che le cellule T CD4+ hanno ridotto in maniera significativa e marcata la progressione del ciclo cellulare tumorale e la proliferazione, aumentando anche i segnali dalle vie pro-infiammatorie. Inoltre, quando sottogruppi di cellule T sono stati trasferiti adottivamente in un modello murino umanizzato di tumore mammario, le cellule T CD4+ da sole hanno inibito la crescita di tumori mammari HER2+ in vivo. «Le cellule T CD4+ hanno mostrato un effetto antiproliferativo che ha contribuito alla regressione del tumore mammario in questo modello murino umanizzato; perciò l’anticorpo trispecifico diretto contro HER2 ha indotto una regressione del tumore dipendente dall’attività delle cellule T, da un lato attraverso un’azione diretta delle stesse, dall’altro attraverso effetti immunitari e pro-infiammatori indiretti guidati dalle cellule T CD4+», concludono gli autori.

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