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Regressione del tumore mammario con un anticorpo trispecifico
06/06/2022La combinazione ha dimostrato di essere ben tollerata e ha dato prova di attività in pazienti con tumore mammario triplo negativo avanzato senza mutazioni di BRCA, suggerendo che sia possibile estendere l’uso dei PARP inibitori anche in questi tumori
Uno studio di fase Ib pubblicato di recente su Clinical Cancer Research ha mostrato risultati promettenti per l’associazione di alpesilib e olaparib in pazienti con tumore mammario triplo negativo avanzato senza mutazioni di BRCA: la combinazione è sicura e ha dato prova di essere attiva, con il 59% delle partecipanti che hanno mostrato un controllo di malattia.
Gli autori hanno già in precedenza riportato i dati sulla sicurezza dell’inibitore PARP olaparib in combinazione con alpesilib, un inibitore specifico di PI3Ka, in pazienti con tumore ovarico sieroso di alto grado; ora riferiscono nuovi dati dello studio in una coorte di 17 pazienti con tumore mammario triplo negativo recidivante o con tumore mammario recidivante di qualsiasi sottotipo con mutazioni germline di BRCA. La mediana dei precedenti trattamenti ricevuti era pari ad almeno tre linee precedenti di terapia. Le pazienti sono state arruolate in una coorte di dose-escalation o una coorte di dose-expansion e i risultati hanno mostrato una buona tollerabilità per la combinazione, con iperglicemia e rash fra gli eventi avversi più comuni; il tasso di risposte oobiettive è risultato pari al 18% e il 59% delle pazienti ha mostrato un controllo di malattia, con una mediana di durata della risposta pari a 7.4 mesi. I risultati confermano l’esperienza precedente con la combinazione di olaparib e l’inibitore pan-PI3Ki buparlisib in pazienti con tumore ovarico sieroso di alto grado e tumore mammario triplo negativo, sebbene questa precedente combinazione fosse più tossica in termini di ansia e depressionemostrando anche che la risposta non è limitata alle pazienti con mutazioni di BRCA; i nuovi dati suggeriscono che la sinergia fra inibitori PARP e inibitori specifici di PI3Ka è sicura, tollerabile ed efficace, perciò sono necessari ulteriori studi per esplorare l’uso dei PARP inibitori al di là dello stato mutazionale di BRCA. «L’opzione di considerare una strategia mirata in una malattia come il tumore mammario triplo negativo, che è trattato principalmente con la chemioterapia, è molto interessante. Inoltre, questa combinazione utilizza agenti da somministrare per via orale che evitano le tossicità associate alla chemioterapia come l’alopecia. Ulteriori studi prospettici, randomizzati e più ampi e lo sviluppo di biomarcatori sono stati pianificati per identificare i pazienti che abbiano la maggior probabilità di trarre benefici da questa combinazione interamente orale», concludono gli autori.
