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Trastuzumab deruxtecan in tumori gastrici avanzati

Published by Fondazione Gianni Bonadonna at 20/02/2023
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    Uno studio di fase II mostra evidenze preliminari di efficacia clinica per T-DXd nell’adenocarcinoma gastrico o della giunzione gastroesofagea con bassa espressione di HER2

    Il farmaco immuno-coniugato trastuzumab deruxtecan (T-DXd) ha mostrato un’attività clinica preliminare in pazienti con adenocarcinoma gastrico o della giunzione gastroesofagea e una bassa espressione di HER2 già molto trattati, con un profilo di sicurezza coerente con quello noto di T-DXd. I dati sono stati recentemente pubblicati sul Journal of Clinical Oncology.
    Lo studio ha arruolato pazienti con adenocarcinoma gastrico o della giunzione gastroesofagea localmente avanzato o metastatico, con bassa espressione di HER2, trattati con almeno due regimi precedenti tra cui fluoropirimidina e platino, ma naive alla terapia anti-HER2; i partecipanti hanno ricevuto T-DXd 6,4 mg/kg per via endovenosa una volta ogni 3 settimane. Il tasso di risposta oggettiva confermata variava dal 9,5% in una coorte positiva all’immunoistochimica (coorte 2) al 26,3% in una coorte positiva all’immunoistochimica e negativa all’ibridazione in situ (coorte 1); la sopravvivenza globale mediana variava da 7,8 mesi nella coorte 1 a 8,5 nella coorte 2 e la mediana di sopravvivenza libera da progressione di malattia era rispettivamente di 4,4 mesi e 2,8 mesi; il 68,4% dei pazienti nella coorte 1 e il 60,0% nella coorte 2 ha mostrato una riduzione delle dimensioni del tumore, con un profilo di sicurezza coerente con quello noto e gestibile di T-DXd. «Questo studio supporta studi preclinici e indagini cliniche in fase iniziale che hanno indicato un effetto antitumorale di T-DXd nei tumori con bassa espressione di HER2, compresi quelli gastrici», affermano gli autori. La ricerca ha alcune importanti limitazioni, tra cui il piccolo numero di pazienti, un basso carico di malattia (il 47,7% dei pazienti presentava al momento basale una somma di tumori misurabili inferiore a 5 cm) e l’etnia dei pazienti: tutti provenivano dal Giappone e dalla Corea del Sud, quindi i risultati dovrebbero essere confermati in altri popolazioni. Tuttavia, come concludono gli autori, «Questo studio fornisce prove preliminari di un’attività clinica per T-DXd in pazienti con adenocarcinoma gastrico o della giunzione gastroesofagea e bassa espressione di HER2 fortemente pretrattati. Sono necessari ulteriori studi controllati e randomizzati in coorti più ampie per determinare l’efficacia e la sicurezza di T-DXd in questi contesti».

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