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16/01/2023Nuovi dati dello studio DESTINY-Breast03 mostrano un significativo miglioramento nella sopravvivenza globale e confermano trastuzumab deruxtecan standard di terapia in seconda linea
Trastuzumab deruxtecan è confermato standard di cura in seconda linea per le pazienti con carcinoma mammario metastatico HER2+ in un’analisi aggiornata dei risultati dello studio DESTINY-Breast03, recentemente pubblicata su The Lancet. Lo studio consolida anche il favorevole profilo rischio-beneficio di trastuzumab deruxtecan rispetto a trastuzumab emtansine ad una durata maggiore del trattamento.
Diversi farmaci anti-HER2 sono in fase di studio in pazienti con carcinoma mammario metastatico HER2+; tuttavia, solo due sono approvati in Europa e negli Stati Uniti per l’uso in seconda linea, trastuzumab emtansine e trastuzumab deruxtecan, con il primo che fino a poco tempo fa, per anni, è stato lo standard come terapia di seconda linea. I risultati positivi dell’analisi ad interim della sopravvivenza libera da progressione di malattia nel DESTINY-Breast03, uno studio di fase 3 in aperto, randomizzato e multicentrico, hanno portato a un cambiamento epocale con trastuzumab deruxtecan che soppianta trastuzumab emtansine e diventa terapia di riferimento in seconda linea; ora la seconda analisi ad interim ha valutato se la sopravvivenza globale sia migliorata con trastuzumab deruxtecan rispetto a trastuzumab emtansine, ad un follow-up più lungo. I risultati aggiornati provengono da 524 pazienti con carcinoma mammario HER2+ non resecabile o metastatico precedentemente trattate con trastuzumab e un taxano, randomizzate a ricevere trastuzumab deruxtecan o trastuzumab emtansine, entrambi somministrati per infusione endovenosa ogni 3 settimane, per una durata mediana del follow-up rispettivamente di 28,4 mesi e 26,5 mesi. La mediana di sopravvivenza libera da progressione di malattia è stata di 28,8 mesi con trastuzumab deruxtecan e di 6,8 mesi con trastuzumab emtansine, con un numero di eventi avversi di grado 3 o superiore correlati al trattamento simili in entrambi i gruppi. «Il beneficio di trastuzumab deruxtecan è stato dimostrato in precedenza sulla base della sopravvivenza libera da progressione di malattia ed è ora ulteriormente confermato dai risultati di sopravvivenza globale, che sono spesso considerati il gold standard della misura dell’efficacia di una cura», spiegano gli autori. «Il beneficio di sopravvivenza globale clinicamente e statisticamente significativo di trastuzumab deruxtecan rispetto a trastuzumab emtansine e la mediana di sopravvivenza libera da progressione di malattia più lunga osservata in questo studio supportano l’uso di trastuzumab deruxtecan come standard di cura per il trattamento di seconda linea di pazienti con carcinoma mammario metastatico HER2+. Ulteriori studi sono in corso per determinare l’efficacia e la sicurezza di trastuzumab deruxtecan in pazienti con carcinoma mammario metastatico HER2+ in prima linea e nella malattia in stadio iniziale», concludono gli autori.
